In soccorso a Condotte, terzo general contractor di Italia attualmente in amministrazione straordinaria, potrebbe arrivare Soundpoint Capital. Secondo l’agenzia Radiocor Plus, il fondo di private equity newyorchese sarebbe disponibile a sottoscrivere un prestito ponte di circa 60milioni di euro della durata di 12-18 mesi per proseguire le attività fino a quando gli asset saranno messi all’asta. Tra i progetti su cui il gruppo romano è impegnato ci sono il tunnel del Brennero, il Mose di Venezia e la galleria Tav di Firenze.
È possibile però che questo prestito arrivi da un pool di sei, sette banche che attualmente stanno definendo l’operazione insieme a Cassa depositi e prestiti per un impegno di circa dieci milioni ciascuna. Per riattivare tutti i cantieri e assicurare la continuità aziendale i commissari Giovanni Bruno, Alberto Dello Strologo e Matteo Ugetti avevano inizialmente chiesto un prestito ponte da 190milioni di euro che doveva arrivare dal Fondo di garanzia gestito dal ministero del Tesoro. Di fatto però il ministero dell’Economia è stato in grado di rifinanziare solo in parte questo fondo per i prestiti alle grandi imprese in crisi, rendendo disponibili a Condotte solo 60 dei 190milioni necessari, così solo una parte delle commesse potrà ripartire. Ora si attende il 4 marzo quando il programma di ristrutturazione definito dai commissari sarà sottoposto al Comitato di Sorveglianza e al ministero dello Sviluppo Economico per l’autorizzazione. A quel punto si potranno fare avanti i soggetti interessati. Soundpoint ma non solo. Tra le proposte menzionate dal Sole24ORE, c’è quella di Illimity, la banca guidata da Corrado Passera, in cordata con il gruppo di costruzioni Rizzani De Eccher.