Sicit, Pmi della chimica green quotata a Piazza Affari e controllata da Intesa Holding, è chiamata a scegliere tra due proposte arrivate ultimamente: si tratta dell’Opa lanciata da Nb Reanissance attraverso il veicolo Circular Bidco, che vede un’offerta da 16 euro per azione, e della controproposta del gruppo chimico svizzero Syngenta, controllato da ChemChina, che rialzerebbe il prezzo a 17,3 euro per azione.
Il consiglio di amministrazione di Intesa Holding, scrive Matteo Meneghello sul Sole 24 Ore, dovrebbe riunirsi questa settimana per decidere il da farsi. Tra i nodi da affrontare riguardo l’offerta di Syngenta, c’è il term sheet sottoscritto con Intesa Holding in base al quale l’azionista si impegna ad aderire all’offerta.
Syngenta ha sottolineato che l’offerta non vincolante è subordinata all’approvazione del CdA e allo svolgimento di una due diligence confirmatoria, all’accesso al senior management della società e alla visita agli impianti della stessa società.
Il gruppo svizzero sarebbe pronto ad offrire a Intesa Holding un patto parasociale per condividere la governance, e a questo proposito ha manifestato il desidero che IH rimanga azionista di lungo termine.