Short Sound APP… I nipotini di Clubhouse su cui investire?
Il Covid non è stato una tragedia per tutti: certo tutta la distribuzione al consumo, i ristoranti, i negozi, le industrie manifatturiere etc.. han preso una bella sberla ma… il mondo digitale ha ricevuto una spinta inaspettata.
Senza cadere nei luoghi comuni stile “super crescita di Amazon, Facebook, Google” … Ci sono nuove realtà che, approfittando della mancanza di socialità de visu si son messi a far soldi.
Zoom lo conosciamo tutti ma un segmento mai esplorato prima sono le Short Sound App (di seguito SSA).
Clubhouse
La madre indiscussa di tutte le SSA è ovviamente Clubhouse. Per chi non la conosce è una specie di Facebook audio, dove si creano stanze virtuali (un po’ come i gruppi di Facebook) in cui si parla di temi affini. Ci sono dei moderatori (auto-eletti oltre che, spesso, creatori delle stanze stesse) e la gente chiacchera.
Nato nel marzo 2020 la app è stata prima un fenomeno di nicchia in California, nell’ultimo anno si è espansa nel resto degli Stati uniti ed è percolata fino a noi europei. Inizialmente si accedeva gratis solo su invito (un metodo classico per generare curiosità). In seguito è divenuta aperta a tutti.
SSA per tutti
Ora che il concetto di App Sociali è stato sdoganato e tutti ci si stanno buttando. Hanno cominciato i Big Tech: Amazon a giugno ha comprato Art19, una realtà di monetizzazione. A Dicembre, aveva già acquistato Wondery, si stima per un valore di circa 300milioni di dollari. Facebook quest’anno ha annunciato di voler spendere oltre 1 miliardo di dollari per i creatori di contenuti. Ancora da comprendere se questo implicherà una strategia che includa i SSA (oltre a Soundbites) o soluzioni audio video come TikTok.
Arrivano le startup
Clubhouse è un po’ come i Bitcoin per le criptovalute: ha aperto la via, ora resta da vedere come si comporterà (una volta andato in IPO come si pianifica). Intanto in scia di questo successo arrivano un nugolo di startup che provano a capitalizzare il momento: Beams, Quest, Pludo e Racket per citarne alcuni.
C’è spazio per tutti? Potenzialmente si, soprattutto considerando che si parla solo del mercato occidentale.
Se le app in cui le persone si parlano, aumentano, resta da capire come valorizzare questo segmento. Podimo, una SSA europea, ha attivato una soluzione di abbonamento premium. Il pagamento diretto, da parte dell’utente, di soluzioni premium è sempre stato una scelta un poco estrema. Ad oggi, se consideriamo altre soluzioni di Content Creation (come Substack per le mailing list o Medium per i microblog) i risultati sono ancora discutibili, pur se in lenta crescita. Spotifyha lanciato una soluzione simile, Anchor, per offrire la scelta ai suoi creatori di “mettere dietro un paywall” alcuni dei loro contenuti.
È un settore, quello delle SSA che, ancora, deve dimostrare una sua efficacia nel portare risultati. A oggi, complice il covid lockdown e i suoi effetti (4 trilioni di dollari che sono entrati nel sistema), le startup SSA vivono di luce riflessa grazie al successo di Clubhouse (tutt’ora da confermare in fase di IPO). Quando il fenomeno Covid (e tutti gli eventi che esso ha generato) sarà in decrescita, potremo veramente comprendere se si tratta di un sub-segmento social su cui vale la pena investire.
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