Secondo quanto riportato da Carlo Festa sul Sole 24 Ore, dopo l’ultimo weekend di trattative i banchieri di Goldman Sachs e gli avvocati londinesi di Dla Piper sarebbero in contatto con alcuni investitori finanziari, con il fine di far ottenere un maxi prestito all’Inter in vista delle scadenze finanziarie. La cifra, secondo indiscrezioni, potrebbe salire a 270 milioni nonostante inizialmente si fosse parlato di 200-250 milioni. In trattativa, oltre a Bain Capital Credit, ci sarebbero Fortress e Oaktree: quest’ultimo, a differenza dei concorrenti, potrebbe puntare a un prestito di circa 150 milioni con un coinvolgimento nel rifinanziamento del bond dell’Inter. Il fondo statunitense infatti risulta essere uno dei soggetti più esposti sulle obbligazioni da 375 milioni di euro emesse dal club nerazzurro con scadenza 2022. Oltre a ciò, sarebbe lo stesso Oaktree ad aver ipotizzato il tasso di interesse più elevato. Il maxi-prestito dovrebbe essere concesso alla Great Horizon Sarl, la holding lussemburghese di Suning, che farebbe poi confluire le risorse all’Inter tramite aumento di capitale. Va tenuto a mente che, in cambio del prestito, Great Horizon darebbe in pegno le azioni del club. Con questa operazione verrebbe anche liquidato il socio di minoranza LionRock, che al momento detiene una quota del 30,5%, la cui uscita è stata valutata 166 milioni di euro sebbene 133 di questi siano relativi ad un finanziamento concesso dalla stessa Suning a inizio 2019. L’operazione è complessa e si basa sulla capacità di rimborsare sia a scadenza il debito sia di pagare gli interessi, perché in caso contrario i creditori potrebbero escutere il pegno. L’indebitamento societario è iniziato a salire nel 2016, in concomitanza con l’impennata degli stipendi dei giocatori. A sostenere il giro d’affari c’erano anche gli sponsor regionali cinesi, che però ultimamente si sono ridotti di molto a causa del Covid e anche perché il Governo cinese ha spinto per non investire più sul calcio.