Il 26 febbraio la Lega ha riunito le 20 squadre di serie A in video conferenza per provare a risolvere la questione legata ai diritti tv, senza però venirne a capo. La maggioranza delle squadre,11, (Atalanta, Cagliari, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma, Udinese e Verona) avrebbe scelto di accettare la proposta di Dazn piuttosto che quella di Sky, mentre le altre nove hanno preferito astenersi: l’obiettivo dei 14 voti necessari alla decisione non è stato raggiunto. La piattaforma di streaming ha un accordo con Tim da 340 milioni di minimo garantito per partnership commerciale e tecnologica. Ci si chiede se grazie alla vendita dei diritti audiovisivi si possa ricorrere a modalità di finanziamento diverse dai private equity, soluzione ritenuta pericolosa dai presidenti favorevoli ai fondi, i quali hanno nuovamente fatto andare a vuoto l’assegnazione. Intanto il tempo scorre e il 29 marzo scadono i termini per prendere una decisione definitiva riguardo le offerte di Sky e Dazn. Per quanto riguarda i fondi, un nuovo appuntamento è in programma probabilmente per giovedì 4 marzo, con 13 club che al momento sarebbero favorevoli al loro ingresso, grazie anche alla loro grande disponibilità economica: 1,7 miliardi di euro per il 10% delle quote della Serie A.