Il gruppo San Benedetto ha di recente rilevato gli stabilimenti di Pocenia (UD) dell’Acqua Paradiso, che erano fermi dal 2017, quando fu dichiarata fallita la gestione da parte dell’emiliana Unibread. Il nuovo insediamento produttivo, scrive Micaela Cappellini sul Sole 24 Ore, va ad aggiungersi a quelli già in portafoglio situati a Scorzè, Popoli, Donato, Nepi, Viggianello ed Atella. L’ultima acquisizione rappresenta un nuovo passo nella strategia di creare un network di fondi locali per avvicinarsi il più possibile al consumatore finale, limitando così gli impatti ambientali. Infatti da diversi anni il gruppo San Benedetto è molto attento all’aspetto della sostenibilità, cercando di ridurre le emissioni di CO2 e di utilizzare materiali riciclati per il packaging dei propri prodotti. Il presidente e amministratore delegato della società, Enrico Zoppas, ha confermato che i nuovi impianti produttivi vedranno una nuova insegna targata San Benedetto insieme al brand Paradiso, aggiungendo che il progetto prevede di essere operativi nel giro di tre o quattro mesi con una prima linea per poi proseguire con gli investimenti, che sono stati pianificati nell’ordine dei 10 milioni di euro. Il gruppo San Benedetto distribuisce ogni anno 4,6 miliardi di bottiglie tra il marchio omonimo e i brand Fonte Guizza, Cutolo, Acqua di Nepi, Schweppes ed Energade, conta oltre 2.100 dipendenti, ricavi per 780 milioni di euro e la presenza in 100 paesi nel mondo.