Thoma Bravo ha interrotto il processo di vendita di Imprivata. La decisione risale all'inizio di questa settimana. A fermare il processo competitivo sono state le preoccupazioni relative al coronavirus che creano incertezza sul mercato. Il private equity aveva appena dato il via alla seconda fase del processo di vendita che avrebbe potuto fruttare alla società due miliardi di dollari, quasi quattro volte i 544 milioni pagati nel settembre 2016 per acquisirla. Imprivata è una azienda di sicurezza informatica che aiuta gli operatori sanitari a proteggere le informazioni dei pazienti. La società è stata fondata nel 2002 e oggi serve più di 1.900 clienti nel mondo della salute, con oltre sei milioni di utenti registrati in 45 paesi. L'azienda ha generato ricavi per circa 100 milioni di dollari nel 2019 e negli ultimi anni ha effettuato due acquisizioni, l'ultima delle quali è stata annunciata due mesi fa. Nell'ottobre 2017, Imprivata ha acquistato le attività di gestione delle identità e degli accessi di Caradigm per ridurre i rischi di sicurezza per gli ospedali mentre a gennaio è stata la volta delle soluzioni Groundcontrol. Imprivata è una delle molte aziende che hanno scelto di posticipare una potenziale vendita a causa dei timori relativi all'impatto economico del coronavirus. Tra queste anche Curium, società di imaging di medicina nucleare pronta a passare di mano per tre miliardi.