La pandemia di Covid-19 mette ko un'altra operazione. Curium Pharma, fornitore francese di prodotti radiofarmaceutici in portafoglio a Capvest Partners, ha ritardato la sua potenziale vendita da tre miliardi dopo che le condizioni traballanti del mercato finanziario derivanti dall'emergenza sanitaria hanno influenzato negativamente il processo. I potenziali acquirenti, ricostruisce Bloomberg, hanno abbassato le loro offerte rispetto al primo turno a causa della costante volatilità del mercato e il private equity londinese ha quindi deciso di sospendere per ora la cessione. Tra i fondi in procinto di presentare le offerte finali figuravano Nordic Capital, Bain Capital e Cvc Capital Partners. Capvest sostiene Curium fin dalla sua nascita. La creazione della società, che oggi genera circa 600 milioni di euro di fatturato, infatti risale al 2017 con la fusione di Iba Molecular con un'attività di Mallinckrodt Plc, entrambe detenute da Capvest. La società ha più di 50 prodotti e fornisce i suoi servizi a oltre 14 milioni di pazienti in tutto il mondo. La sospensione della vendita di Curium è solo una delle numerose transazioni di private equity annullate per via della volatilità innescata dal coronavirus. Brookfield per esempio ha sospeso la cessione di un terminal per carbone in Australia. In Italia invece le incertezze sugli effetti dell'epidemia rallentano il passaggio dell' As Roma da Jamese Pallotta a Dan Friedkin.