Private equity
16 Marzo 2020

Salini Impregilo apre la porta ai grossi fondi

Inviata una proposta di partnership a una decina tra i più grandi fondi infrastrutturali mondiali

Salini ha lanciato un beauty contest per la selezione di fondi infrastrutturali con cui creare delle partnership per fare offerte congiunte su progetti che richiedono forti investimenti in equity. L'obiettivo è trovare società da qualificare come partner per lo sviluppo delle attività commerciali worldwide e valorizzare le opportunità in segmenti ed aree di mercato di comune interesse. L'orizzonte temporale è di tre-cinque anni; i progetti infrastrutturali potenziali sono già stati identificati e valgono oltre 100 miliardi. Fra i destinatari della proposta ci sarebbero i fondi Antin, Apollo, Ardian, Kkr, Macquarie, Brooksfield e Canadian Pension. Il progetto punta a definire una prima short-list da cui successivamente selezionare i partner di lungo termine con i quali avviare un programma strategico che consenta di valorizzare le competenze del gruppo nei segmenti Finance, Design, Build, Operate, Maintain e partecipare a settori di mercato a maggior valore aggiunto, concentrandosi principalmente in Europa Occidentale, Stati Uniti, Australia e Canada. Salini Impregilo in questi giorni ha anche comunicato i risultati economici e finanziari del 2019. L'esercizio è stato chiuso con un risultato netto di 71 milioni. I ricavi sono stati 5,33 miliardi di euro, in contrazione dell’1,5% rispetto ai 5,41 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. I principali contributi alla formazione dei ricavi sono riferibili ad alcuni grandi progetti tra cui quelli del Gruppo Lane, i lavori dell'Alta Velocità/Alta Capacità ferroviaria della linea Milano – Genova, le commesse attive in Etiopia, i lavori in Arabia Saudita tra cui la nuova linea della metropolitana di Riad e il progetto di realizzazione della diga di Rogun in Tagikistan. A fine 2019 il portafoglio ordini ammontava a circa 36,2 miliardi di euro, di cui 29,5 miliardi nel settore delle costruzioni. Mentre da inizio anno i nuovi ordini ammontano a circa 8,1 miliardi di euro. E' un momento di grossi cambiamenti per l'azienda impegnata con Progetto Italia, il maxi polo delle costruzioni nato grazie anche al sostegno di Cassa Depositi Prestiti. Il primo passo sarà il cambio del nome in Webuild. Poi si passerà a incorporare Astaldi – il cui salvataggio dovrebbe avvenire nel corso del terzo trimestre di quest'anno - e ci sarà l'ingresso nel capitale di Cdp e di alcune banche. Dall'integrazione dovrebbe nascere un colosso da nove miliardi di euro di fatturato e 400 milioni di reddito operativo.

Categoria
  • Tax&Legal
  • Real Estate
  • Eltif
  • Ipo
  • Infrastrutture
  • Corporate Venture Capital
  • Npl
  • Spac
  • News
  • Business Angels
  • M&A
  • Private debt
  • Private equity
  • Venture capital
  • Crowdfunding
  • Eventi
  • PIR
  • Startup
  • Studi e approfondimenti
  • Turnaround
  • Fintech
  • Nomine e cambi di poltrona

Iscriviti a Private Capital Today

Logo AIFI

Sede
Via Pietro Mascagni 7
20122 - Milano

Tel +39 02 7607531
Fax +39 02 76398044
info@aifi.it

C.F. 97047690157
Aut. Trib. Milano n.38 dell'8 febbraio 2016
Privacy Policy - Cookie Policy
Termini e Condizioni - Credits