È pronto, sulla linea di partenza, il fondo per le infrastrutture di Ania. In questi giorni, comunica Radiocor, si stanno completando gli ultimi passaggi formali e sono attesi gli ok di alcune delle compagnie coinvolte. Il primo closing è atteso entro Natale, al più tardi a gennaio, e dovrebbe portare alla raccolta di 250-300 milioni. Il target complessivo è di 500 milioni e verrà completata nell’arco del 2020. La dotazione del veicolo in realtà dovrebbe arrivare a un miliardo di euro ma questo è un obiettivo da raggiungere nel giro di qualche anno, richiamando l'attenzione di altre compagnie assicurative, casse previdenziali, fondi pensione e gruppi funzionali al piano. Il gestore del nascente fondo sarà F2i, che ha battuto la concorrenza di Dws con Deutsche Bank e Partners Group, L'obiettivo di Ania, l'associazione che rappresenta le compagnie di assicurazione italiane, è sostenere l'economia reale del Paese. Il mercato infrastrutturale italiano ha bisogno di capitali per crescere in efficienza e per consolidarsi e le assicurazioni potrebbero fornire la liquidità necessaria. D'altra parte, si stima che se si collocasse anche solo il 2% delle riserve del settore assicurativo potrebbero essere messi a disposizione dell'economia nazionale 15 miliardi di euro. Sono già pronte ad aderire e sottoscrivere quote del fondo grandi gruppi assicurativi come Allianz, Axa, Cattolica, Generali, Intesa Sanpaolo e Poste Vita. F2i, la sgr partecipata anche da Cassa depositi e prestiti, ha esperienza nel campo delle infrastrutture italiane a livello energetico, di trasporti e tlc per un valore complessivo di cinque miliardi di euro. La commessa per gestire il neonato veicolo arriva per il gruppo in un buon momento: F2i ha esaurito il terzo fondo e la raccolta di un quarto richiederebbe comunque un lavoro preparatorio di alcuni mesi.