Cvc Capital Partners sta cercando di includere una clausola relativa al Covid-19 nell'accordo da 300 milioni di sterline per il Sei Nazioni. Il private equity lussemburghese nei mesi scorsi ha avanzato un'offerta per rilevare il 17% del principale torneo di rugby europeo ma le trattative sono state rallentate dalla pandemia che ha anche portato all’interruzione del campionato. Stando al Financial Times Cvc vorrebbe inserire nel contratto una nota che lo esoneri dai pagamenti in caso di cancellazione della maggior parte delle partite o di altre gravi interruzioni causate da eventuali ondate in Europa. La società vorrebbe anche che il torneo trattenga alcuni fondi dai sei Paesi partecipanti (Italia, Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda, Francia) per coprire i costi in caso di sospensione del torneo per ragioni sanitarie. Cvc ha recentemente concluso l’acquisto anche di una quota di minoranza del Pro14 e nel 2018 aveva fatto lo stesso con la Premiership inglese.