Cvc continua a investire nel rugby: dopo il Pro14 e la Premiership ha raggiunto l’accordo per entrare in possesso del 15% circa del Sei Nazioni, impegnandosi con un investimento fino a 365 milioni di sterline in cinque anni. L’obiettivo dichiarato è quello di accrescere il valore della competizione e di tutte le sue componenti, e le sei federazioni nazionali che gestiscono il torneo (Francia, Galles, Irlanda, Inghilterra, Italia e Scozia) manterranno l’85,7% della proprietà. Lo riporta Nicola Carosielli per Milano Finanza. Gli introiti saranno ancora divisi in base al peso di ciascuna federazione, e per l’Italia ci saranno tra i 55 e i 60 milioni nei prossimi cinque anni. Il rugby, come tutto il mondo dello sport, sta vivendo un periodo di profonda crisi a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia, e si stima una perdita di 150 milioni di euro nel 2020 con l’Inghilterra che prevede di perdere altri 100 milioni nel 2021. L’ingresso di un private equity nel prestigioso torneo potrebbe aprire le porte a nuove opportunità che potranno contribuire alla crescita della manifestazione e del gioco in generale, come detto dal presidente della federazione italiana Alfredo Gavazzi.