Il titolo Richemont ha chiuso la giornata del 22 marzo con un +3,62% in Borsa a Zurigo, dopo alcune indiscrezioni riguardanti l’interesse da parte dell’amministratore delegato di Kering, François-Henri Pinault, per la società facente capo al presidente e azionista di controllo Johann Rupert. Stando a quanto scrive Yahoo Finance, il player dell’hard luxury non avrebbe accettato l’offerta informale, non ritenendone soddisfacenti i termini. Ad oggi i rappresentanti delle due società hanno preferito non commentare le speculazioni, nonostante delle indiscrezioni su una possibile fusione delle due aziende circolino da diversi anni, e si sarebbero intensificate dopol’acquisizione di Tiffany & Co da parte di Lvmh nel 2020. Nel frattempo la svizzera Ubs ha dichiarato che un accordo tra le due società avrebbe senso dal punto di vista strategico, in quanto potrebbe mitigare l’alto profilo di rischio di Kering e la cattiva reputazione nella gestione dei piccoli brand del gruppo Richemont. Kering ha chiuso il 2020 con un fatturato pari a 13,1 miliardi di euro, in calo del 17,55 rispetto all’anno precedente, ma i dati relativi al quarto trimestre fanno ben sperare riguardo una ripresa del mercato. Per quanto riguarda Richemont, nel suo terzo trimestre d’esercizio ha aumentato i propri ricavi dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2019, con un fatturato superiore ai 4,18 miliardi, in ripresa rispetto all’andamento della prima metà dell’esercizio fiscale. Lo riporta Pambianco.