Private equity
6 Maggio 2019

Riassetto del debito per Moby

Tavolo aperto con il gruppo finanziario Carlyle

Dopo il mancato rispetto dei covenant che Moby aveva nei confronti delle banche, Vincenzo Onorato si è seduto al tavolo con gli istituti di credito per valutare il rifinanziamento del debito bancario del gruppo. Dopo il rimborso di una rata da 50 milioni su 200 che Moby deve a un gruppo di cinque istituti di credito, in primis Unicredit, l'esposizione debitoria della compagnia è a quota 160 milioni di euro e prevede una rata di 50 milioni il prossimo anno e il saldo a scadenza. Nel frattempo l’armatore sta sondando strade alternative per rifinanziare il suo debito tra cui, scrive il Sole24ORE, un accordo con Carlyle. Moby ha anche emesso un bond da 300 milioni con rimborso fissato a febbraio 2023 e interessi al 7,75% che resta sotto esame dei bondholders. Il bond è in mano soprattutto a fondi internazionali e hedge fund tra cui Prudential, Cheyenne Capital e York Capital. Il gruppo di traghetti ha chiuso il 2018 con una perdita da 62,7 milioni di euro e un ebitda passato da 131,6 (nel 2017) a 47,5 milioni di euro. A pesare sui risultati del gruppo, il costo del carburante, l’assenza di plusvalenze sulla vendita di navi rispetto all’anno precedente, oltre alle perdite generate dalle nuove iniziative lanciate in risposta al gruppo Grimaldi.

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