L’acquisizione di Refinitiv da parte del London Stock Exchange è al vaglio dell’Antitrust Ue che ci sta mettendo più tempo per esaminare il dossier a causa del coronavirus che ha costretto tutti a lavorare da casa. La Borsa di Londra comunque ha dichiarato di essersi impegnata a completare l'acquisizione da 27 miliardi nella seconda metà dell'anno. L'operazione avrà l’effetto di spostare il baricentro del business di Lse da exchange industry più tradizionale ai dati, area più redditizia e meno sensibile dal punto di vista politico, e di rimpastare l’azionariato a favore dei soci americani (mentre oggi il primo azionista della Borsa di Londra è il fondo sovrano del Qatar). Resta un'incognita il ruolo che avrà Borsa Italiana, sotto la lente di ingrandimento anche di Euronext. Nei mesi scorsi gli analisti hanno avanzato l'ipotesi che Lseg potesse vendere Piazza Affari per finanziare l'acquisto del database finanziario oggi controllato da Blackstone. Il gruppo londinese però continua a ritenere Borsa Italiana un asset strategico. Inoltre era circolata l'ipotesi che l’Antitrust Ue per dare il via libera all’operazione potesse chiedere qualche “sacrificio” ma gli esperti dubitano che questa scelta possa ricadere su Borsa Italia. Più probabile che l'attenzione del Commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager ricada sull’Mts, il mercato all’ingrosso dei titoli di Stato e il suo Bondision.