Il mondo dell'intrattenimento e dei media nel 2020 è diventato più remoto, più virtuale e - almeno per ora - più incentrato sulla casa di quanto ci si aspettasse all'inizio dell'anno. È questa una delle principali evidenze che emergono dal rapporto di PwC, Global Entertainment&Media Outlook 2020-2024 – “Pulling the future forward: The entertainment and media industry reconfigures amid recovery”. Lo studio, giunto alla 21esima edizione, rappresenta un’analisi complessiva circa l’evoluzione della spesa nel settore, basata sui dati storici dei precedenti cinque anni e sulle previsioni per il quinquennio successivo. L’edizione 2020 raccoglie le previsioni al 2024 sull’andamento in 53 paesi di 14 principali segmenti tra cui libri, cinema, tv, data consumption, accesso ad internet, videogames. Secondo l'analisi di PwC, la pandemia globale ha accelerato e amplificato i cambiamenti in corso nel comportamento dei consumatori a vantaggio della rivoluzione digitale, consolidando alcuni punti di svolta nel settore che altrimenti non sarebbero stati raggiunti prima di diversi anni. I segmenti che hanno registrato la maggiore crescita nel 2020 sono: virtual reality (+30,3% rispetto all’anno precedente); video over-the-top (+26,1% rispetto al 2019); videogames & e-sport che arriveranno a 142 miliardi di dollari (+8,4% rispetto al 2019). Dato l'aumento dello streaming, il consumo globale di dati è tra gli altri beneficiari dell'accelerazione digitale alimentata dal Covid-19. Quest'anno si assisterà però a una forte contrazione della crescita complessiva del settore: nel 2020 ci sarà il calo più drastico dei ricavi globali di Entertainment & Media degli ultimi 21 anni, con una riduzione del -5,6% rispetto al 2019, ossia oltre 120 miliardi di dollari in termini assoluti. Per fare un paragone nel 2009, ultimo anno di contrazione dell'economia globale, la spesa globale per E&M era diminuita solo del 3%. I segmenti più colpiti sono quelli in cui il Covid-19 ha determinato letteralmente la chiusura, come ad esempio quello degli eventi: concerti, cinema e fiere. La situazione sarà in ripresa comunque dal 2021 quando la spesa nel settore E&M crescerà del 6,4%. Un ulteriore impatto correlato al Covid-19 è stata la forte accelerazione del calo - già in corso - di giornali e periodici a livello globale: i ricavi complessivi sono scesi di oltre il -14% ma il 2023 segnerà un punto di svolta per i periodici che vedranno i propri ricavi globali generati dalla pubblicità digitale superare quelli della pubblicità su carta stampata. Alcuni media "tradizionali" hanno resistito nonostante gli effetti del virus e la conseguente accelerazione dei trend digitali. In un contesto di vendite di libri in forte espansione durante il lockdown, si prevede che i ricavi globali dell’editoria proseguiranno lungo la traiettoria ascendente, crescendo con un tasso annuo di crescita composto pari al +1,4% per il periodo 20-24 e raggiungendo i 64,7 miliardi di dollari.