PwC ha condotto una ricerca su 5.050 Ceo a livello globale, di cui 148 italiani. I risultati mostrano ottimismo sul ritorno alla crescita dei ricavi per le proprie aziende nel 2021. Gli amministratori delegati si trovano ora ad affrontare principalmente due sfide dovute alla situazione di crisi economico-sanitaria scatenata dalla pandemia: ricostruire la fiducia di tutti gli stakeholder e adattare le proprie aziende per garantire risultati sostenibili in un contesto sempre più mutevole. La fiducia dei Ceo dipende molto dal settore industriale in cui operano: coloro che lavorano nei settori tecnologici e delle comunicazioni hanno mostrato livelli più alti di fiducia, al contrario dei capi di aziende di traporti, logistica, ospitalità e tempo libero. Al centro dell’agenda degli amministratori delegati italiani ci sono soprattutto operazioni di natura straordinaria, con gli Stati Uniti che sono visti come primo mercato su cui investire per prospettive di crescita, seguiti dalla Germania. Tra le minacce alla crescita, la pandemia e la crisi sanitaria occupano il terzo posto, mentre la prima preoccupazione in Italia è l’incertezza politica seguita dalla crescita economica incerta. La diffusione della disinformazione, oltre a quella dovuta al peggioramento dell’impatto dei livelli occupazionali rientrano tra i motivi di disagio. Inl futuro sarà ancora più fondamentale investire, in particolare nella trasformazione digitale e sull’upskilling dei dipendenti; il 78% degli intervistati italiani (61% a livello globale) ritiene che investimenti digitali combinati con la formazione del personale debbano rappresentare una priorità per le loro aziende.