Lo studio PwC Deals Global and Italian M&A trends sul 2020, h analizzato il settore fashion prevevedendo un anno all'insegna delle fusioni e delle acquisizioni. Dal report, scrive Giulia Crivelli sul Sole 24 Ore, l’anno solare della pandemia ha visto diminuire il numero delle operazioni di M&A, ma aumentare in maniera più che speculare il loro valore: a fronte di un calo del 17% del volume dei deal a livello globale, l’incremento in termini di valore è stato del 19% rispetto al 2019. Le tre principali transazioni a livello italiano, ovvero Permira/Golden Goose, Moncler/Stone Island e Zimmermann/Style Capital Sgr hanno portato a un aumento del +177% a valore rispetto all’anno precedente. Sempre nel 2020 le categorie più attrattive sono state l’abbigliamento, le calzature e lo sportswear. Il 2021 si è aperto con un’importante operazione, il passaggio di Jil Sander alla holding di Renzo Rosso, Otb. PwC sottolinea che nel mercato italiano i fondi di private equity stanno avendo un peso sempre maggiore, superando il 60% delle operazioni annunciate nel 2020 e secondo la nota società di consulenza l’M&A nel comparto fashion continuerà a rappresentare una leva chiave di creazione e protezione del valore, agevolando la trasformazione del modello di business delle aziende più tradizionali, soprattutto in ambito digital e con operazioni di filiera. La struttura delle operazioni dovrà sempre garantire il giusto equilibrio tra attrattività per il venditore e protezione per l’acquirente, così da agevolare domanda e offerta soprattutto in presenza di bilanci depressi e non rappresentativi del valore dei brand. Nel 2021 va citato anche il passaggio di Dondup al Made in Italy Fund, il fondo di private equity gestito da Quadrivio e Pambianco. In periodo di Covid le Pmi sono le più colpite, non solo nel settore della moda. Per questo motivo è importante che la dimensione delle aziende aumenti, in modo tale da poter affrontare i mercati internazionali, e l’M&A sembra la soluzione più adatta ed immediata.