Il 4 marzo a Torino il ministro dello Sviluppo Luigi di Maio ha presentato la nuova architettura normativa a favore del venture capital: il Fondo Nazionale Innovazione. La riforma prevede un forte intervento pubblico e metterà a disposizione un miliardo di euro che arriveranno dal 15% dei dividendi delle aziende pubbliche e da una quota dei Pir. Di Maio ha dichiarato che la cifra a disposizione potrebbe anche aumentare e i miliardi diventare due, considerando le misure aggiuntive e gli sgravi fiscali previsti dalla legge di bilancio per chi investe in startup e in venture capital. Centrale il ruolo della Cassa depositi e prestiti per sostenere le pmi. Il braccio finanziario del ministero delle Finanze fonderà una vera e propria “casa del venture capital”. Le sue priorità sono state illustrate dall’amministratore delegato e direttore generale Fabrizio Palermo: seguirà le startup in tutta la loro vita, le farà incontrare con aziende esistenti, favorirà il contatto con le università e l'ecosistema locale, favorirà l’attrazione di talenti e, soprattutto, investirà in startup direttamente e come fondo dei fondi. La sede probabilmente sarà a Roma e il team che se ne occuperà è in selezione. Altre misure saranno volte a favorire l’intera filiera: dalla trasformazione della ricerca scientifica e tecnologica in spin off e imprese innovative all’acquisizione di startup da parte di aziende esistenti.