Studi e approfondimenti
4 Maggio 2020

Preqin studia come variano gli investimenti con il Covid-19

Intervistati 110 investitori per capire come varia la composizione del portafoglio a seguito della pandemia

Preqin ha pubblicato ad Aprile una ricerca cercandoo di descrivere in che modo gli investitori stanno reagendo alle implicazioni causate dal COVID-19 sul proprio portafoglio, sia nel breve che nel lungo termine. Coinvolgendo nell’analisi circa 110 investitori di diversa tipologia e provenienza, è emerso che, nel breve periodo, gran parte di essi stia rivedendo i propri investimenti a seguito della perturbazione del mercato causata dalla pandemia. Se alla fine del 2019 più dell’80% degli operatori aveva affermato di avere in programma nuovi investimenti per il 2020, ora tale quota si è ridotta al 9%, mentre il 59% degli intervistati ritiene addirittura di diminuirli. In mezzo ai timori di una brusca recessione economica globale, circa il 60% degli operatori sta anche riducendo la quota di capitale da allocare in investimenti alternativi, poiché più della metà di essi è preoccupata dai potenziali effetti del virus sui loro portafogli, prevedendo rendimenti moderatamente negativi. Tuttavia, sebbene gli investitori mostrino grande cautela nel breve termine, il 63% degli intervistati ritiene che il COVID-19 non avrà un impatto duraturo sulla propria strategia di investimento di lungo termine. Al contrario, ciò che cambierà sarà il modo in cui gli investitori affronteranno certe pratiche, in quanto finora si è sempre ritenuto necessario l'incontro faccia a faccia. Pertanto, nell’immediato futuro sarà altrettanto importante valutare quanto gli investitori si affideranno agli strumenti virtuali per svolgere la propria professione. In ultima analisi, l'impatto economico della crisi di COVID-19 è tutt'altro che equilibrato, in quanto le sue ricadute colpiscono alcuni settori industriali più di altri. Da questa situazione, infatti, il segmento che sarà più penalizzato è quello immobiliare al dettaglio a causa delle misure di blocco imposte dai governi, settore per cui il 34% degli investitori ha dichiarato di voler evitare di investire. Al contrario, i settori che potranno beneficiare di un maggior numero di investimenti sono in primo luogo quello logistico, per via del boom dello shopping online durante il periodo di quarantena, e quello dei servizi sanitari, per cui è prevista una significativa crescita dopo il ritorno alla normalità.

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