L'azienda padovana Pittarosso, scrive Carlo Festa sul Sole24ORE, starebbe per presentare domanda di concordato preventivo. Le catene retail sono state messe in difficoltà dal lockdown ma la situazione di Pittarosso era fragile già da prima. La scelta del concordato arriva dopo che, nei mesi scorsi, il gruppo di calzature ha cercato di trattare una ristrutturazione del debito con il mondo bancario. Dopo avere rotto i covenant, l’azienda controllata dal fondo americano Lion Capital aveva chiesto uno standstill alle banche creditrici. Tra gli istituti coinvolti, ed esposti per 200 milioni di euro, ci sono: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, e con una piccola quota Bancobpm, Sparkasse- Cassa di Risparmio di Bolzano e Bnl. Il debito è eredità dell’acquisizione del 2014 quando il fondo comprò l'azienda per 280 milioni da 21 Investimenti. Qualche fondo specializzato sta guardando il dossier. Pillarstone nelle scorse settimane era in trattativa. Per Conbipel, controllata dal fondo Usa Oaktree, la procedura di concordato in bianco è già aperta. La domanda al Tribunale di Asti risale allo scorso aprile. Stando ai rumors entro metà giugno alcuni cavalieri bianchi, tra fondi e gruppi strategici italiani ed esteri, potrebbero fare delle offerte. L'azienda ha già subito una ristrutturazione, in base all’articolo 182 bis della legge fallimentare, nel 2014. Allora le banche avevano ricevuto strumenti finanziari partecipativi.