Private equity
18 Luglio 2019

Piano di salvataggio di Salini Impregilo per Astaldi da più di due miliardi

Primo passo verso la nascita di Progetto Italia

Mentre si delinea la platea di interessati a Condotte, viene ufficializzata l'offerta vincolante di Salini Impregilo per Astaldi. Il salvataggio del gruppo è il perno di un piano complessivo più grande, chiamato Progetto Italia, per la messa in sicurezza di alcuni operatori italiani del settore delle costruzioni. La proposta è legata agli impegni vincolanti di Cdp e delle banche che dovrebbero stanziare in totale 2,2 miliardi di euro. Da tutti questi operatori - ovvero Cdp e le banche tra cui Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banco Bpm - sono arrivate comfort letter non vincolanti che confermano il loro interesse per l’operazione. L'impegno finanziario richiesto prevede un aumento di capitale di 225 milioni di Astaldi riservato a Salini e una ricapitalizzazione di quest'ultima per 600 milioni (esborso in gran parte per mano di Cdp Equity) oltre che la concessione di linee di credito per cassa e firma per 1,6 miliardi.  Cdp Equity e gli istituti finanziatori devono approvare formalmente l'adesione dell'operazione entro la fine del mese di luglio perché l'1 agosto Salini dovrà poter fare l'offerta definitiva ad Astaldi che, a sua volta, dovrà depositarla in Tribunale per il via libera al piano concordatario in continuità entro il 3 agosto.

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