Il gruppo biotech italo-svizzero Philogen ha tratteggiato i contorni della sua quotazione annunciando l’intervallo di valorizzazione delle azioni ordinarie. Come scrive Vittoria Puledda su Repubblica la forchetta di prezzo è compresa tra 15 e 18 euro. Ciò significa un intervallo di valorizzazione, prima dell'aumento di capitale, compreso tra 548,3 milioni e 657,9 milioni di euro e che si traduce in una capitalizzazione post aumento compresa tra 609,2 milioni e 731 milioni. L'offerta ha per oggetto un massimo di 4,061,111 azioni e al mercato verranno chiesti fondi tra i 61 e i 63 milioni (a seconda del prezzo) per un flottante, post aumento, dell’11%. Nessuno degli attuali soci uscirà della società. Il 14% (sempre considerando il flottante) resterà in mano agli azionisti riuniti in The equity club deal, club deal di Mediobanca che nel maggio 2019 ha preso una quota di Philogen valorizzando il 100% della società 365 milioni. Non vendono nemmeno la famiglia Neri, che fondò l'azienda nel 1996 ed è al 46%, e la famiglia Dompè attualmente al 34%. Philogen è attiva nel settore delle biotecnologie ed è specializzata in ricerca e sviluppo di prodotti farmaceutici per il trattamento di patologie ad alto tasso di letalità. Il gruppo aveva già provato a quotarsi nel 2008 e poi nel 2011. Lo sbarco sui listini stavolta dovrebbe avvenire il 3 marzo.