France Invest, l’associazione francese del private equity e venture capital, ha pubblicato i dati relativi all’attività degli operatori durante il primo semestre di quest’anno. La raccolta nei primi sei mesi dell'anno è stata pari a 7.420 milioni di euro, in calo del 7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il 43% dei capitali raccolti proviene da investitori esteri e la prima fonte della raccolta è rappresentata dalle assicurazioni (29%), seguite dai fondi pensione e casse di previdenza (15%) e dalle persone fisiche e family office (14%). Con riferimento agli investimenti, l’ammontare totale rimane pressoché invariato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi a 7.733 milioni di euro (-1%). In calo dell’11% il numero di società oggetto di investimento, che sono state 1.050. La tipologia di investimento verso la quale è confluita la maggior parte delle risorse è quella dei buy out, che ha totalizzato 4.986 milioni di euro, valore in linea con il primo semestre del 2019 e distribuito su 133 società (-36%). A seguire gli investimenti di expansion, pari a 1.882 milioni di euro (+4%) e distribuiti su 442 società (-7%). Il segmento del venture capital ha raccolto risorse per 865 milioni di euro ripartiti su 474 società, in calo rispettivamente del 13% e del 4% sullo scorso primo semestre. Guardando al ticket medio di investimento, emerge nell’81% dei casi le operazioni sono state caratterizzate da un ammontare inferiore a 5 milioni di euro. Da ultimi, i disinvestimenti hanno interessato 659 società per un ammontare totale di 2.623 milioni di euro. Nel primo semestre del 2019 erano state 748 società per 3.049 milioni di euro. In merito alla modalità di cessione delle partecipazioni, in termini di ammontare la vendita ad un altro operatore di private equity è stato il canale di disinvestimento preferito grazie a 1.147 milioni di euro.