Secondo l’ultima analisi eReadiness di PwC Strategy&, la mobilità elettrica è sulla griglia di partenza. Il mercato europeo delle vetture elettriche è secondo per dimensioni dopo la Cina e rappresenta il 22% delle vendite globali. Nei prossimi anni è prevista una crescita significativa del mercato dell’ibrido plug-in e del full electric, che raggiungerà una quota complessiva pari a circa l'8% delle vendite totali di vetture a fine 2023. Un risultato trainato dalle flotte aziendali che peseranno per circa il 60% sulle immatricolazioni di vetture elettriche. La ricerca ha coinvolto in quattro paesi europei (Italia, Germania, Francia e Spagna) oltre 6,400 consumatori privati, 40 fleet manager di aziende con una flotta di almeno 100 veicoli, 30 concessionarie rappresentanti 27 brand e 13 case automobilistiche rappresentanti circa il 45% del parco circolante europeo. Il forte interesse per la mobilità elettrica è confermato anche dai risultati di vendita registrati a seguito della crisi da coronavirus. Anche se nei primi sei mesi del 2020 il mercato dell’auto dei quattro paesi in analisi ha registrato un calo complessivo delle immatricolazioni del 41%, le vetture elettriche sono andate in controtendenza segnando un +101%. Se il futuro è sempre più elettrico (con la domanda di privati e aziende per questi modelli in crescita), le case automobilistiche non vogliono farsi trovare impreparate. Così da oggi al 2023 è previsto un incremento significativo del numero di modelli elettrici immessi sul mercato, con il 40% di lanci in più rispetto al periodo 2015-2019. Ma chi va in elettrico oggi? stando all'indagine di PwC sono in media persone di mezza età, residenti in città e con un reddito superiore rispetto ai possessori di auto a combustione interna. La loro customer journey inizia nella maggioranza dei casi con il passaparola ma l’elemento chiave che fa prendere la decisione di acquisto è il test drive.