Il mercato del private equity non si ferma nemmeno ad agosto e fa registrare 25 nuovi investimenti. Lo scorso anno, nel medesimo periodo, l’Osservatorio PEM di LIUC – Università Cattaneo, attivo nell’ambito delle attività della LIUC Business School, aveva mappato 15 investimenti, un dato già estremamente positivo e mediamente pari al doppio degli anni precedenti.
Così, il 2021 procede a livelli da primato e andrà con ogni probabilità a migliorare i dati record dello scorso anno. Infatti, dopo otto mesi, il settore ha già “messo in cascina” ben 238 operazioni, un datodavvero imponente se si riflette sul fatto che l’Osservatorio ne aveva mappate 146 nel medesimo periodo dello scorso anno, che già aveva fatto registrare numeri record (quest’anno, a fine agosto, siamo già prossimi ai 252 deals complessivi del 2020).
Nel corso del mese di agosto, le operazioni di buy out si confermano predominanti sul mercato, purriducendo la frequenza rispetto al più recente mese di luglio (64% vs 78%), mentre le operazioni afferenti al comparto delle infrastrutture, che da quest’anno l’Osservatorio PEM mappa come categoria distinta, si attestano all’16%. In leggera ripresa il capitale per lo sviluppo, che vede concludersi un paio di operazioni (8%), così come il segmento delle ristrutturazioni aziendali. Si registra, inoltre, la presenza di una operazione di replacement (4%).
Dal punto di vista geografico, il settore conferma una decisamente polarizzazione (oltre 70%) nelNord del nostro Paese: a conferma di ciò, nove operazioni sono state realizzate in Lombardia (36%), quattro in Emilia Romagna (16%) e tre in Veneto (12%). Buono il contributo di Liguria, Toscana e Lazio, che contano due operazioni ciascuna (8%).
In ottica settoriale, invece, i prodotti per l’industria (28%) e il cleantech (16%) risultano ai vertici nelle preferenze degli operatori, insieme al comparto alimentare (16%). A seguire, si posiziona il tradizionale aggregato dei beni di consumo (8%).
Si conferma e si amplifica, da ultimo, anche in questo mese di agosto, l’elevato interesse ed attenzione dedicati dagli investitori internazionali alle imprese del nostro Paese: addirittura il 60% delle operazioni concluse sono a loro riconducibili.
A margine, si ricorda che l’Osservatorio PEM ha avviato nel 2021, in parallelo, anche la mappatura delle operazioni concluse all’estero da operatori di private equity italiani, nonché delle acquisizioni di target estere realizzate da imprese italiane, con la “regia” di un operatore di risk capital.