Venture capital
16 Gennaio 2018

Pechino nuova Silicon Valley?

I cervelli cinesi non fuggono più perché attratti dalle opportunità del venture capital del proprio Paese

Come scrive Stefano Carrer su Il Sole 24 Ore, si sta registrando un fenomeno di “reverse brain drain” dei talenti cinesi che, dopo aver studiato e lavorato negli Usa, rifiutano le opportunità di carriera all’estero per tornare in patria, favorendone la crescita tecnologica. Se in passato erano soprattutto i profili legati alla finanza a rimpatriare, cresce oggi il numero di professionisti del settore hi-tech e dei giovani imprenditori di startup tecnologiche. Il trend è favorito dalla difficoltà a ottenere il visto per gli Usa e dal recente boom di startup tecnologiche in Cina, supportato dagli incentivi finanziari previsti dal piano governativo, che vuole fare dell’ex Celeste Impero il centro globale dell’innovazione. Chi decidesse di restare in Silicon Valley può trovare lavoro presso i gruppi cinesi che hanno rafforzato la propria presenza in California, come Alibaba, Tencent, Didi Chuxing e Baidu. Secondo l’ultimo report di PwC/CB Insight MoneyTree Report, l’Asia, guidata dalla Cina, con 70.8 miliardi di dollari di finanziamenti totali in venture capital, si sta avvicinando alla cifra statunitense di 71,9 miliardi, registrando una crescita del 50% dei volumi di fondi, contro il 12% degli Usa.

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