Cigierre torna sul mercato, dopo che il pericolo delle chiusure domenicali (e il conseguente calo dei profitti) è stato scongiurato. Il gruppo da quattro anni è controllato da Bc partners che all'epoca aveva valutato il perimetro societario 310 milioni di euro. Dopo un primo tentativo di vendita che risale al 2018, ora il fondo di private equity è pronto a tornare ad aprire il dossier per valorizzare la sua controllata. Cigierre, che per esteso si chiama Compagnia Generale Ristorazione, in Italia conta 300 punti vendita e raggruppa diverse catene: Old Wild West, American Graffiti (rilevata nel 2017 per 35 milioni di euro), Pizzikotto, Weiner Haus e Temakinho (di cui possiede una quota del 60% pagata 20 milioni di euro). La società di Udine ha chiuso il 2018 con un giro d'affari di 306,6 milioni con un incremento di quasi il 40% rispetto al 2018, ma le perdite sono aumentate di 15,65 milioni e oggi sono pari a 313,7 milioni di euro. Il gruppo intanto sta rafforzando la presenza in Francia e ha obiettivi di espansione anche in Spagna e Regno Unito. Secondo Carlo Festa del Sole24ORE, Bc Partners avrebbe deciso di procedere con un’asta all’inizio del prossimo anno e dato di nuovo mandato a Rothschild per valutare l’interesse attorno al gruppo. Sul deal ci sono i private equity Apax Partners, Cinven e Permira, che nel settore del retail in Italia controlla anche le catene La piadineria e Arcaplanet. Il prezzo di vendita è di circa 500 milioni di euro.