Trattative in corso tra la famiglia Onorato e i fondi obbligazionisti per trovare un accordo sulla ristrutturazione del gruppo di traghetti Moby. Un'intesa potrebbe arrivare nelle prossime settimane ma dovrà ottenere comunque l'avvallo delle banche e dei commissari Tirrenia. Sul tavolo, scrive Carlo Festa sul Sole24ORE, c'è una procedura in base all’articolo 182 bis della legge fallimentare. I bondholder, prevalentemente hedge fund, hanno comprato il bond di Moby sul mercato secondario. Tra loro figurano Soundpoint Capital, Cheyenne Capital e York Capital e sono riuniti nell’Ad Hoc Group. Uno dei nodi della trattativa resta la futura governance societaria. I fondi, rappresentati dall’advisor Houlihan Lokey, chiedono un sistema rigoroso di controlli; potrebbero fornire anche nuovo equity ma la gestione potrebbe restare alla famiglia Onorato, oggi azionista di maggioranza. L’accordo di ristrutturazione serve in tempi brevi. A febbraio la compagnia di navigazione non ha pagato né la cedola sul bond né gli interessi dovuti sulla linea di credito revolving da 260 milioni e nelle scorse settimane ha subito un nuovo declassamento da parte dell'agenzia Moody's. Il rating del gruppo è sceso da Ca a C e il giudizio sulle obbligazioni (da 300 milioni di euro in scadenza nel 2023) è stato portato a Ca da Caa3.