La famiglia Lavazza entra nel capitale di Chili TV iniettando, attraverso la holding Torino 1895 Investimenti, circa 25 milioni di euro e diventando il secondo azionista della società con una quota del 21,6%. La piattaforma di videostreaming, nata a Milano nel 2012 da una costola di Fastweb, è attiva nel Tvod, pagamento a consumo, diversa dalla formula Svod, modalità in abbonamento, scelta dai competitor Netflix, Infinity, Timvision e NowTv. La piattaforma ha acquisito l’app per l’acquisto di biglietti del cinema Cinetrailer e ha lanciato un magazine digitale, The Hotcorn, dedicato al cinema, oltre ad aver inserito sul proprio sito una sezione dedicata alla vendita del merchandising, per poter offrire alle case di produzione dati in tempo reale su gusti e preferenze del pubblico europeo. Con il capitale raccolto dall’operazione Chili proseguirà la propria espansione sui mercati esteri, in particolare in Gran Bretagna e in Germania, che affiancheranno Paesi già presidiati come Italia, Austria e Polonia. Tra i principali azionisti della società, oltre a Lavazza, ci sono il veicolo dei fondatori Brace con una quota del 29,6%, il fondo Antares Private Equity di Stefano Romiti e Guido Vesin, il primo a credere nel progetto, con una quota del 14,8%, il fondo Negentropy di Ferruccio Ferrara con l’11,2%, le case di produzione Sony, Paramount-Viacom e Warner Bros con il 9,9% e infine alcuni investitori tra cui Antonio Belloni, la famiglia Passera e Francesco Trapani con il 9,2%.