Ardian e Ifremer - Istituto di ricerca francese per lo sfruttamento del mare - hanno venduto la loro quota di minoranza in Cls a Compagnie Nationale à Portefeuille (Cnp), società di investimento del Groupe Frère. L'azienda sviluppa satelliti utilizzati per la raccolta di dati, la sicurezza marittima, le immagini radar e la geolocalizzazione e offre i suoi servizi a una vasta gamma di attori tra cui il governo, l'industria e la comunità scientifica. Cnp va quindi al controllo di Cls con il 66% del capitale, mentre l'istituto fondatore del gruppo, l'agenzia spaziale francese Cnes, manterrà una partecipazione di minoranza del 34%. Oggi Cls, acronimo di Collecte Localisation Satellites, fa quasi 135 milioni di euro di fatturato. Negli ultimi sei anni, sotto la guida di Cnes, Ardian e Ifremer, l'azienda ha perseguito una solida strategia di sviluppo basata su innovazione ed espansione geografica raddoppiando la redditività. Dal 2014 sono state messe a segno cinque nuove acquisizioni (tra cui l'italiana Tre nel 2015) ed è stato creato Kinéis, oggi il principale operatore europeo di nanosatelliti. Proprio quest'ultima startup nei giorni scorsi ha raccolto 100 milioni di euro in un nuovo round per finanziare una costellazione di 25 satelliti miniaturizzati, chiamati cubesat, basati sull'Iot.