Novità per il destino di Cavalli, maison di moda che a fine marzo ha fatto domanda di concordato. Scrive Carlo Festa sul Sole24ORE che le strade da percorrere per la griffe controllata dal private equity Clessidra dal 2015 ora sono due: il concordato preventivo o  un accordo di ristrutturazione dei debiti come sancito all'articolo 182-bis. Fino a oggi Cavalli sembrava avere preferito intraprendere la prima strada, quella del concordato preventivo in continuità (link) che avrà una risposta definitiva dal Tribunale di Milano entro i primi di agosto. Il gruppo, aiutato dall’advisor Rothschild, inoltre attendeva delle offerte entro metà giugno. In questo caso, scrive sempre Festa, l'unico soggetto che stava portando avanti la due diligence era Renzo Rosso attraverso ha sua holding Obt. Rosso, oltre che essere titolare di Diesel è anche licenziatario del marchio Just Cavalli dal 2011. Negli ultimi giorni ha acquistato forza anche l'ipotesi di cessione agli americani di Blue Star Alliance riportando in auge la seconda strada, che coinvolge sempre il Tribunale, ma per la richiesta di una procedura protettiva come il 182 bis. Il gruppo americano , che oggi ha in portafoglio circa 15 brand la maggior parte dei quali attivi nel mass market, per Cavalli avrebbe offerto 110 milioni di euro (che sarebbero già stati depositati su un conto corrente, secondo i rumors). La proposta verrebbe incontro ad alcune richieste di Cavalli come il rimborso dell’esposizione bancaria (per circa 50 milioni di euro) e tutto avverrebbe secondo le procedure concorsuali dell'articolo 182 bis della legge fallimentare.