Lvmh ha raggiunto un nuovo accordo con Tiffany & Co, che ha deciso di accettare una riduzione del prezzo di acquisto da parte del gruppo francese, ponendo fine alla controversia scoppiata dopo che la pandemia di coronavirus ha sconvolto il settore del lusso. L'intesa modifica alcuni termini del contratto di fusione conclusa nel novembre 2019 e in base al nuovo accordo il prezzo dell'offerta è stato ridotto a 131,50 dollari per azione dai 135 dollari previsti in precedenza. Questo accordo pone fine a tutte le iniziative giudiziarie che oppongono Lvmh e Tiffany davanti alla Corte del Delaware. La finalizzazione dell'operazione è prevista a inizio 2021, dopo l'approvazione da parte degli azionisti di Tiffany e delle abituali condizioni sospensive. L'acquisizione era stata ideata da Lvmh per rafforzare la propria attività più piccola, ovvero la divisione gioielli e orologi che ospita già Bulgari e Tag Heuer, rafforzando al contempo la sua presenza negli Stati Uniti. I nuovi termini dell'accordo significheranno per Lvmh uno sconto di 425 milioni di dollari. Dopo l'annuncio del 2019, il mese scorso il gruppo francese aveva dichiarato di non poter più completare la transazione entro la scadenza del 24 novembre citando un intervento politico francese. Il ministero degli Esteri aveva espressamente all'azienda chiesto di ritardare il completamento dell'acquisizione fino al 6 gennaio a causa della minaccia di nuovi dazi statunitensi sui prodotti francesi.