La progressiva presa di coscienza collettiva dello stato di salute dell'ambiente spinge sempre più spesso le aziende a rivalutare le proprie scelte produttive. Nell'approvvigionamento di materiali, come nel caso degli hotel Marriott, ma anche di packaging. Si inserisce in questo ultimo filone la scelta di Noberasco di abbandonare le confezioni classiche a favore di materiali più sostenibili. La richiesta è arrivata sempre più incalzante dai clienti. E così a fine mese gli snack e le monoporzioni di frutta secca dell'azienda saranno sul mercato con nuove confezioni a base di carta e plastica riciclabile al 100% (materiale comunque necessario per la conservazione di alcuni prodotti). L'ha dichiarato Mattia Noberasco, ad dell'omonima impresa, in una intervista al Corriere della Sera. L'imprenditore fa parte della quarta generazione della famiglia di Albenga che dal 1908 lavora la frutta e che dal 2001 ha scelto di passare al segmento del biologico. Noberasco negli ultimi anni è cresciuta. Dal 2015 il suo fatturato è aumentato di oltre il 30% arrivando a 126 milioni di euro a fine 2018. La nuova scelta di confezionamento per l'azienda ha comportato maggiori investimenti nella ricerca e un aumento di costi per le macchine che subiscono una perdita di efficienza al passaggio della carta, materiale che produce più attrito.