Il potenziale accordo tra la Slam Corp. di Alex Rodriguez con Panini per una fusione è sfumato. Secondo quanto riferito da Bloomberg, la spac dell'ex campione di baseball avrebbe fatto un passo indietro dopo che Panini non è riuscita a rinnovare i suoi due più grandi accordi di licenza con la National Basketball Association (attivo dal 2009) e la National Football League (attivo dal 2016). A prendere il suo posto è stata la rivale Fanatics che ha firmato un accordo con Nba e Nbpa per sostituire Panini come produttore di carte con licenza ufficiale nel 2026. Fanatics ha anche stretto un accordo di 20 anni con la Nflpa a partire dal 2026, quando scade l'attuale accordo della lega con Panini. L'azienda modenese di figurine e cimeli ha archiviato il 2019 con un giro d' affari consolidato di 676 milioni e un indebitamento bancario di 319 milioni. A gennaio ha raggiunto un accordo con l'Ufc per diventare partner ufficiale delle carte collezionabili della promozione delle arti marziali miste, inoltre ha accordi di licenza con Fifa, Disney ed Epic Games. Ora, scrive MF, ha in cantiere un progetto per accrescere la presenza sulla blockchain e in particolare nel mercato dei nonfugible token (Nft) cavalcando il successo delle aste digitali negli Stati Uniti. La spac avrebbe dovuto garantire a Panini uno strategico approdo in borsa mettendo fine al processo di vendita che invece continuerà. È possibile però che ora gli azionisti debbano rimodulare alcune pretese. Ad esempio quella della valutazione, tre miliardi, che ha fatto anche sfumare i colloqui con i fondi internazionali come Advent, Blackstone, Kkr e Carlyle. Il tema del valore attribuito a Panini dai soci è sempre stato l'elemento che, negli ultimi dieci anni, ha fatto saltare tutte le trattative.