Continua il percorso verso l'ipo di Nexi, società di pagamenti elettronici fondata nel 2017. Il 12 marzo a Milano si è tenuto un summit per la presentazione della quotazione in Borsa a cui hanno partecipato anche i rappresentanti di grandi fondi esteri, tra cui BlackRock e Vanguard. Lo sbarco a Piazza Affari è previsto ad aprile. Entro la settimana prossima il prospetto dovrebbe essere depositato alla Consob. Secondo le stime l'ipo potrebbe valere circa sette miliardi di euro. Si tratterebbe dell’operazione maggiore del 2019 in Europa. Carlo Festa sul Sole24ORE scrive che la quotazione sarà di tipo opvs, acronimo di offerta pubblica di vendita e sottoscrizione. Da una parte ci sarà quindi l'emissione di nuove azioni per l’aumento di capitale, dall'altra contemporaneamente l’uscita dei soci esistenti. Pare saranno soprattutto i private equity azionisti (Advent, Bain capital e Clessidra) a vendere le proprie quote. Inoltre, è previsto anche un aumento di capitale compreso tra i 600 e i 700 milioni di euro. Parte delle risorse dell'ipo potrebbero andare a ridurre l'indebitamento della società, altre invece saranno investite nei progetti di crescita dato che da qui al 2023 il piano prevede un innalzamento dei ricavi operativi netti tra il 5% e il 7% medio all'anno. Un altro obiettivo della quotazione è partecipare al consolidamento del settore dei pagamenti a livello europeo.