Intesa Sanpaolo sta studiando l'ingresso nell'azionariato di Nexi e i rumors sono stati parzialmente confermati dai gruppi direttamente coinvolti. Di certo c'è che tra i due sono in corso contatti preliminari volti a rafforzare la partnership commerciale. Le indiscrezioni di stampa parlavano di uno scambio tra Intesa, prima banca italiana, e Nexi: ovvero l'ingresso della prima nell’azionariato con una quota del 30-40% in cambio della divisione acquiring, il servizio che consente agli esercenti di accettare i pagamenti dei clienti. Intesa, prima banca italiana, però ha escluso la possibilità di opa, che scatta con l'acquisizione di una quota di capitale sopra al 25%. I contatti, ci hanno tenuto a sottolineare i due gruppi, sono in una fase embrionale e non è stato definito alcun progetto né di natura industriale né finanziaria. La quota che Intesa andrà a prendere dipenderà dal perimetro di ciò che sarà oggetto della cessione da parte del gruppo torinese. Secondo gli analisti un'operazione con al centro la divisione acquiring consentirebbe a Nexi di crescere in uno dei suoi core business mentre farebbe emergere il valore delle attività per Intesa, che resterebbe presente in un business in forte crescita. Nexi, è controllata al 60% da Mercury Uk Holdco, una società che fa capo ai fondi di private equity Advernt, Bain Capital e Clessidra, mentre il 3% è detenuto da Gic. La società, è stata quotata a Piazza Affari lo scorso aprile e capitalizza attualmente 5,9 miliardi di euro gestendo 1,4 milioni di terminali pos per un totale di 890mila commercianti.