Le trattative per l’unione tra Sia e Nexi fanno un passo avanti. Dopo mesi di colloqui tra Cdp da una parte e i fondi di private equity dall'altra (Advent, Bain Capital e Clessidra), ora scendono in campo gli advisor. Jp Morgan e Rothschild per Sia, Bofa Merrill Lynch, Hsbc e Mediobanca per Nexi. Come riferisce Carlo Festa sul Sole24ORE gli esperti nelle ultime due settimane hanno affrontato il tema della valutazione delle due aziende per arrivare ai concambi della possibile aggregazione. La questione è articolata: Nexi è quotata dallo scorso anno e il suo valore è dato dalla capitalizzazione di Borsa. Sia sarà valutata in base agli indicatori economici prospettici e ai multipli internazionali del settore fintech. Queste stime sono importanti anche per definire la governance del futuro gruppo. Cassa depositi e prestiti vorrebbe avere maggiore peso nell'azionariato del maxi-polo dei pagamenti nazionali che potrebbe vedere la luce. In questo senso viene vista positivamente la cessione di una quota dell'8,8% di Nexi che i fondi hanno messo sul mercato con un processo di accelerated bookbuilding. Se le trattative sulle valutazioni andranno a buon fine la fusione dovrebbe accelerare. Al contrario per Sia sarà scelta un'altra strada, cioè l'ipo a Piazza Affari.