Newlat, gruppo agroalimentare emiliano che fa capo alla famiglia Mastrolia, ha rilevato la maggioranza della Centrale del latte d'Italia e si prepara a lanciare una opas sulla società, valutata poco meno di 40 milioni. Nasce così il terzo attore per grandezza in Italia del settore lattiero-caseario. Come scrive Carlo Festa sul Sole24ORE Newlat Group ha sottoscritto un accordo vincolante per comprare il 46,24% del capitale sociale e dei diritti di voto di Centrale del Latte d'Italia. Sul resto del capitale è prevista un'offerta di acquisto e scambio. In questo caso Newlat pagherà per ogni tre azioni di Centrale del Latte un corrispettivo di tre euro e un'azione ordinaria di Newlat Food detenuta da Newlat Group, corrispondente a un totale unitario per azione Centrale del Latte di un euro e 0,33 azioni ordinarie Newlat Food. A vedere le quote sono Finanziaria Centrale del Latte di Torino, Lavia - Società Semplice, Luigi Luzzati, Marco Fausto Luzzati, Carla Luzzati e Sylvia Loew, che diventeranno soci dell'acquirente con una quota del 5,3% prima dell'aumento di capitale e dell'opas. Tra gli azionisti istituzionali, i Comuni di Firenze, la Camera di Commercio di Firenze e la Regione Toscana resteranno soci, mentre uscirà probabilmente il Comune di Pistoia, come già anticipato. Newlat Food nei giorni scorsi aveva ottenuto un’esclusiva per trattare l’acquisto della quota di controllo di Centrale del Latte di Italia che era valida fino al 30 aprile. Il progetto industriale ora prevede che Centrale del latte d’Italia diventi la piattaforma di riferimento per il mercato lattiero-caseario dell'entità risultante dall'operazione facendo leva sulle filiere produttive regionali di Toscana e Piemonte e sulla continuità manageriale rappresentata da tutti i manager e collaboratori che saranno coinvolti nel progetto. I mercati delle due aziende sono complementari come posizionamento geografico – dato che Centrale del Latte d'Italia è focalizzata su aree come Toscana, Piemonte e Veneto in cui Newlat non è presente - e hanno potenzialità di crescita grazie alle sinergie delle reti distributive. Il gruppo emiliano è specializzato nei prodotti caseari e da forno con marchi come Polenghi, Giglio e Buitoni. L'acquisizione del controllo di Centrale del Latte d'Italia si inserisce in un percorso di crescita per linee esterne e utilizzo del capitale annunciato da Newlat nell'ambito dell'ipo dello scorso autunno. L'obiettivo è raggiungere la soglia di fatturato di 500 milioni di euro (dagli attuali 350 milioni) e nelle prossime settimane – aggiunge il Sole24ORE – verrà annunciata un'altra acquisizione.