White Bridge Investments sarà il socio di maggioranza del polo italiano degli integratori e della nutriceutica: nei giorni scorsi è avvenuta la fusione tra Specchiasol, già controllata dal private equity, Named e Phyto Garda.
La nuova realtà, scrive Carlo Festa sul Sole 24 Ore, punta a consolidare la propria quota di mercato come base di partenza per futuri scenari di crescita e ulteriore sviluppo, sia in Italia sia all’estero.
La guida del gruppo, che dovrebbe avere un fatturato intorno ai 100 milioni di euro, è stata affidata all’attuale amministratore delegato di Specchiasol, Giuseppe Giorgini.
Named ha chiuso il 2019 con un fatturato pari a 52,6 milioni e un Ebitda di 6 milioni, Specchiasol nello stesso anno ha generato ricavi per 26,8 milioni e un Ebitda di 2,3 milioni, mentre Phyto Garda ha un giro d’affari intorno ai 15 milioni di euro annui.
White Bridge Investments è un private equity fondato nel 2013 da Stefano Devescovi, ex banchiere di Lehman Brothers e Nomura, e da Marco Pinciroli, co-fondatore di Innogest. Advisor di tutte le operazioni è stato Ethica Corporate Finance.