Nasce in Francia il progetto
Software Heritage, dedicato alla preservazione del codice sorgente, ovvero la
manifestazione intelligibile e universale del software. Senza questo codice non
è possibile svolgere la maggior parte degli esperimenti della scienza moderna,
in quanto necessitano di una base dati che deve essere interpretata o compilata
per essere eseguibile. I documenti disponibili attualmente sono circa 3,3 miliardi,
per la maggior parte di testo, e costituiscono la sorgente da cui trarre gli
elementi necessari per svolgere esperimenti scientifici. L’importanza di questa
raccolta di dati è tale che, nell’aprile 2017, il software è stato nominato
patrimonio dell’umanità dall’Unesco.