La pandemia ha fatto emergere un tema che molto spesso è stato sottovalutato, ovvero la qualità dell’aria che respiriamo. Virus e batteri trovano grande agio negli ambienti chiusi, ed è per questo motivo che a partire dal marzo 2020 c’è stato un boom di dispositivi per la sanificazione e purificazione dell’aria. My Air Pure è una startup nata in piena emergenza sanitaria a Calco, nel cuore della Brianza; i tre fondatori, scrive Biagio Simonetta sul Sole 24 Ore, hanno messo a frutto una lunga esperienza nel mondo dell’arredo di design, in particolare nel settore dei led ad alta tecnologia di ultima generazione. Siccome sul mercato esistono soprattutto prodotti che agiscono su un solo obiettivo (ad esempio eliminare i cattivi odori o diminuire la presenza di batteri), i founder della startup hanno pensato di agire contemporaneamente su più fronti con una serie di filtri anti polvere e fotovoltaici, led UV-A e UV-C. Le tecnologie utilizzate erano già applicate per la sanificazione dell’aria dei reparti produttivi di alcune aziende alimentari per abbattere virus e batteri, ma non in presenza di persone. Così, nel giro di qualche mese, è stato ideato e brevettato My Air Pure (lo stesso nome della società), un sanificatore d’aria che può essere usato in casa o in ufficio. Il dispositivo è totalmente sicuro in quanto le persone non vengono in contatto con i raggi UV, che vengono schermati all’interno di un involucro molto piacevole a livello di design ed estetica. Leggero e trasportabile, My Air Pure non genera ozono e per questo motivo può essere utilizzato in qualsiasi ambiente, anche in presenza di persone.