Entro tre anni Missoni punta a quotarsi in Borsa. L'annuncio è stato dato da Angela Missoni, presidente dell’azienda, a margine di un evento che si è tenuto al Victoria&Albert Museum di Londra. La mossa sembra essere una conseguenza naturale del passo compiuto un anno e mezzo fa, con l'ingresso nel capitale dell'azienda di Fondo strategico italiano, il fondo pubblico promosso dalla Cdp. Fsi nel 2018 ha rilevato il 41% dell’azienda iniettando 70 milioni di euro mentre la famiglia fondatrice, oggi arrivata alla terza generazione, ha tenuto per sé il restate 59% del capitale. Lo sbarco a Piazza Affari è previsto nel 2023. Gli anni che separano la griffe da quella data serviranno per strutturare il gruppo in vista della quotazione. L’azienda, nata come maglificio in uno scantinato di Gallarate (Varese) nel 1953, l’anno scorso ha fatturato circa 150 milioni di euro. Negli ultimi anni ha esteso il suo perimetro d'azione, dai profumi all’immobiliare con case di lusso a Miami, e il prossimo anno proprio a Londra inaugurerà una nuova boutique. Altra mossa propedeutica alla quotazione è stata aver riportato in casa la linea "M Missoni". Missoni è l'ultima grande azienda di moda che ha deciso di quotarsi e segue le orme di Salvatore Ferragamo, Brunello Cucinelli, Prada (che è quotata alla Borsa di Hong Kong) e Moncler, ultima griffe approdata sul mercato dei capitali nel 2013.