Farnese Vini è finita nel mirino di Accolade Wines, azienda vitivinicola globale che fa capo a Carlyle. Lo riferisce Carlo Festa sul Sole24ORE. Il processo competitivo per la società è partito alcuni mesi fa ma è ancora in una fase intermedia. NB Renaissance, pronta a cedere la sua quota, ha affidato un mandato esplorativo alla banca d’affari Lazard e al deal potrebbero essere interessati, oltre al gruppo australiano, anche i fondi di private equity. Un investitore istituzionale per il marchio non sarebbe una novità. Fondata nel 1994 da Valentino Sciotti e Filippo Baccalaro, Farnese Vini prima è stata sotto il controllo del fondo 21 Investimenti di Alessandro Benetton, a cui nel 2016 è seguito come azionista di maggioranza Nb Renaissance che ha preso una quota del 74,8%. L'azienda ha una produzione che sfiora le 20 milioni di bottiglie e un fatturato di circa circa 75 milioni di euro. Accolade Wines invece è entrata nel portafoglio del fondo Carlyle lo scorso anno. Il private equity per acquisire l'azienda da Champs e da Constellation Brands sborsò un miliardo di dollari australiani, pari a oltre 600 milioni di euro. In quell'operazione il fondo Champs, precedente proprietario, riuscì a triplicare il valore del suo investimento avendo comprato Accolade Wines nel 2011 per 290 milioni di dollari australiani.