Angelo Moratti, presidente esecutivo del family office Angel Capital Management e di Milano Investment Partners, in un'intervista al Sole24ORE ha raccontato i progetti futuri delle sue società di investimento e fa alcuni pronostici sulla ripresa dell'Italia nel post-Covid. In un'intervista a Monica D’Ascenzo il manager si dice ottimista per il futuro del segmento in cui opera la sua Mip, cioè il life style venture capital. Per questo motivo la società da una parte si sta concentrando sull’analisi della situazione di cassa delle controllate in portafoglio, dall'altra ha già gli occhi puntati sul mercato. Le potenziali target sono imprese con modelli di business interessanti che hanno bisogno di un sostegno finanziario. L'obiettivo è tornare a investire in startup nei prossimi sei mesi puntando sempre su imprenditori con capacità creativa, cassa e che hanno saputo reagire bene alla crisi. Perché, spiega, se l’imprenditore riesce ad innovare durante la crisi, ne può uscire migliore di prima. Mip, specializzata in venture growth, con un fondo da 100 milioni, ha già realizzato 10 investimenti nel life style e utilizzato metà della dotazione. Le operazioni hanno coinvolto aziende fondate da imprenditori giovani che hanno saputo innovare in business tradizionali. Per esempio Miscusi (ristoranti di pasta), Colvin (ecommerce di fiori), Manebì (calzature) e l'ultimo arrivato Poke House(catena a tema poke bowl). Il prossimo anno, osserva Moratti, i fondi saranno impegnati in operazioni di follow on e per fare nuovi investimenti guarderanno a business con elevata capacità di profittabilità. Ci sarà un rallentamento degli investimenti esteri in Italia ma il sistema terrà grazie anche anche alle azioni delle banche centrali. Dall’inizio del prossimo anno si tornerà ai livelli pre emergenza ma ci sarà più attenzione alla qualità dell’ecosistema imprenditoriale. Sempre per il futuro il manager dice che l’Italia dovrà puntare sulle sue eccellenze: fashion, food, design e travel. Mentre i settori che in generale si svilupperanno di più saranno intelligenza artificiale e ecommerce insieme a logistica con il delivery, video conferencing, educazione online, gaming e fintech. Al momento, aggiunge, all’ecosistema italiano per fare un salto di qualità serve maggiore integrazione fra grandi aziende e mondo del venture capital. Queste dovrebbero investire parte della loro liquidità in startup sinergiche con il proprio core business come fanno ad esempio Intel e Google Venture.