Cresce la divisione Private Banking di Mediobanca che si appresta a lanciare il terzo veicolo con cui spera di portare la sua dotazione a 400 milioni. Nata a fine 2017, in due anni ha già raccolto 250 milioni di dollari con due fondi per investimenti in private equity, private debt e immobiliare. L'iniziativa è dedicata a investitori privati: famiglie imprenditoriali italiane che in questo modo vengono accompagnate dall'istituto a investire in aziende innovative. Gli investimenti possono essere indiretti, attraverso i fondi, o diretti e vanno dalle biotech come Genenta a immobili, ad esempio quello in via Santa Margherita 12 a Milano. Con Mediobanca si stanno muovendo imprenditori tradizionali come Renzo Rosso, grandi famiglie (Ferragamo, Delonghi e Branca, per citarne alcune), ma anche gli eredi delle famiglie ricche, da Luigi Berlusconi a Nathalie Dompé. Il collocamento di Mediobanca Private Markets Fund III con Russell Investments si chiuderà il 30 settembre. Il target di raccolta è di circa 150 milioni, con una soglia minima di investimento di 100mila euro. È un fondo di fondi di private market che nasce per sfruttare le opportunità generate dal post-Covid. Quindi intende investire (anche subentrando ad altri) in situazioni distress, cioè aziende che hanno business interessanti in Europa, Nord America e Asia ma rischiano di fallire. Obiettivo di rendimento netto: 13,5%. Le 50 famiglie raccolte da Mediobanca nel 2016-2017 con un apporto di 450 milioni oggi sono diventate all'incirca 90. Del mezzo miliardo allocato (altri 50 milioni li ha messi l'istituto) ne sono stati investiti 150 e quindi ne restano 350 per fare nuovi acquisti. L'uscita dalle aziende è prevista con la Borsa. Mediobanca Private Banking, che a marzo 2020 ha dichiarato 13,9 miliardi di masse totali, è una divisione di Wealth management il cui peso sui ricavi della banca è passato dal 2% al 22% in 12 anni, dal 2007 al 2019.