Blackstone acquisirà la maggioranza di Magiclab, casa madre di diversi siti d'appuntamento tra cui Bumble. L'operazione, che valuta la società circa tre miliardi di dollari, si inserisce in un progetto più ampio del gigante del private equity per investire maggiormente in società a rapida crescita, un piano partito con la costituzione meno di un anno fa del braccio Blackstone Growth Equity. Magiclab, fondata nel 2006 è una scuderia di siti per incontri che comprende, oltre a Bumble, anche Badoo, Chappy e Lumen. È stata messa insieme dal miliardario russo-britannico Andrey Andreev, che ora venderà la sua partecipazione e si ritirerà dalla società. L'ideatrice di Bumble, Whitney Wolfe Herd, che con Andreev possiede attualmente l'80% di Magiclab, lo sostituirà come ceo e manterrà la sua quota. Con circa 75 milioni di utenti, Bumble è una delle 10 app di lifestyle più usate negli Stati Uniti con una media di 1,5 milioni di download al mese nell'ultimo semestre. Nata come l'anti-Tinder, Bumble è ampiamente riconosciuta come un'app di appuntamenti femminista perché progettata per consentire solo alle donne di avviare conversazioni, il che significa minori occasioni di approcci indesiderati o molesti. Magiclab, registra una crescita del fatturato annuo di circa il 40% e in precedenza era stata corteggiata anche dal gruppo Match (parent company di Tinder), la cui offerta però la valutava “solo” un miliardo di dollari. Come parte dell'accordo, Blackstone investirà in Bumble, consentendo alla app di espandersi geograficamente e di sviluppare servizi aggiuntivi.