Per il Manchester City sono giornate calde. La Uefa ha punito i Citizens per violazione del fair play finanziario, escludendoli dalle coppe europee per le prossime due edizioni (più una multa da 30 milioni di euro). La squalifica è giunta perché alcune sponsorizzazioni (tra cui una di Etihad, compagnia aerea controllata dalla stessa proprietà) sarebbero state gonfiate direttamente da iniezioni di contante da parte dello Sceicco Mansour così da fare aumentare le entrate in bilancio. C'è di più però. Secondo il Guardian la Uefa, il massimo organismo continentale, starebbe valutando nuove indagini per quanto riguarda le ultime tre stagioni. La sanzione comminata riguarda il quadriennio 2012-2016 ma le nuove indagini serviranno per accertare se questa prassi è continuata anche negli anni seguenti. Secondo alcuni tabloid britannici il titolo vinto nel 2014 rischia anche di essere revocato. La squadra ha come azionisti l'Abu Dhabi United Group e Silver Lake Partners. Il fondo l'anno scorso ha investito 500 milioni di dollari per acquisire poco più del 10% del club, assegnando alla società una valutazione pari a 4,36 miliardi di euro, la più alta mai fatta per una società di calcio. Adug invece è una società di investimento di proprietà dello Sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, la quale controlla il City Football Group, holding di cui fa parte lo stesso Manchester City, e per l'appunto la compagnia aerea.