Infrastrutture
16 Settembre 2020

Macquarie alza la posta per Open Fiber

L'offerta vincolante dovrebbe valere otto miliardi

Secondo fonti di stampa si sarebbe tenuto martedì 15 settembre il vertice dell'investment committèe del fondo australiano Macquarie per deliberare l'offerta vincolante da fare a Enel per il 50% di Open Fiber. Rispetto a quella non vincolante di inizio estate, ora la società metterebbe sul piatto una cifra più alta. Compiuta la due diligence, proporrebbe infatti circa tre miliardi solo di equity pari a una valorizzazione della società di almeno di otto miliardi, rispetto ai 7,7 miliardi di enterprise value (equity più quasi due miliardi di debito) di quella precedente. L'offerta australiana sarebbe subordinata però ad alcune condizioni, come quelle sul sistema tariffario, scrive Il Messaggero. La proposta è attesa sul tavolo di Enel tra il 18 e il 22 settembre, oltre quindi il cda del gruppo che è programmato per il 17. L'iniziativa dell'investitore australiano riapre i giochi con Cdp che detiene l'altra metà delle azioni di Open Fiber e su cui ha diritto di prelazione ma che non vorrebbe pagare un prezzo così alto per attivarla.  

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