Lvmh ha depositato un documento di 97 pagine al tribunale del Delaware per opporsi alla causa di Tiffany intentata dopo che il gruppo francese ha deciso di rinunciare al suo acquisto. Lvmh nelle carte bollate accusa la gioielleria americana di essere inadatta per le sfide future e con prospettive fosche, e chiede di fare marcia indietro. Nel novembre scorso Lvmh annunciò di volere acquistare Tiffany per 14,5 miliardi di euro, mettendo a segno il suo più grande investimento di sempre. Poi c'è stata la pandemia ed è cambiato tutto. Tra le cause per cui Lvmh chiede l’annullamento del contratto di Tiffany ci sono motivi esterni come le manifestazioni di Hong Kong, i cyber attacchi, la dipendenza della griffe dagli Usa ma anche scelte della stessa società non in linea con quanto pattuito in precedenza. Lvmh sostiene che le decisioni di Tiffany di: ridurre il capitale, gli investimenti nel marketing, la politica di remunerazione dei suoi manager, assumere debiti aggiuntivi e pagare i dividendi in contanti (tutto questo nonostante la pandemia) abbiano portato la società a essere un soggetto diverso da quello di cui era stata concordata l'acquisizione. Il processo è fissato per il 5 gennaio 2021 e sarà il giudice a decidere se l'accordo di compravendita concluso nel 2019 dovrà realizzarsi oppure no.